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COMUNE DI

CASTELLANA GROTTE

Riorganizzazione Set Ruscitti Lella EmilianoIl potenziamento del sistema di emergenza-urgenza territoriale passa dal superamento del modello dei punti di primo intervento territoriali (Ppit) e a giorni la comunità castellanese potrà contare sulla disponibilità di un completo equipaggio di 118 a bordo di un'autoambulanza medicalizzata e, nei periodi di maggior afflusso turistico, anche di ulteriore equipe operante con automedica. È quanto confermato dal confronto che il presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano ha voluto con i sindaci di Puglia e svoltosi nel padiglione della Regione Puglia della Fiera del Levante. Affiancato da Giancarlo Ruscitti, direttore del dipartimento regionale “Promozione della salute, del benessere sociale e dello sport per tutti” e da Giuseppe Lella, dirigente del servizio regionale “Strategie e governo dell'assistenza territoriale”, il presidente Emiliano ha illustrato i contenuti della recente delibera regionale che prevede il superamento del modello di organizzazione basato sui punti di primo intervento territoriali e la loro trasformazione in presidi fissi e mobili del 118. Un modello, previsto dal decreto ministeriale n. 70 del 2015, che oltre a potenziare la rete territoriale del sistema di emergenza-urgenza permetterà alla Regione Puglia di completare il processo di razionalizzazione della spesa sanitaria imposto dal piano di rientro in essere già dal 2010 e che, con la fuoriuscita dal piano stesso, consentirà il pieno rilancio della sanità regionale. Come ampiamente preannunciato dagli incontri con la direzione generale della Asl Bari, Castellana Grotte vedrà trasformarsi il punto di primo intervento territoriale allocato nella Casa della Salute – attualmente poco utilizzato dalla comunità (meno di duemila gli accessi annuali) – in una postazione mobile del 118 con medico a bordo (più noto come equipaggio “Mike”). Cosa che determinerebbe un miglioramento del servizio territoriale poiché attualmente è operante un'autoambulanza con il solo infermiere a bordo (“India”). Delegato dal sindaco Francesco De Ruvo a rappresentare la comunità castellanese, il presidente del Consiglio Comunale Emanuele Caputo, medico specialista ambulatoriale già impegnato nel sistema di emergenza-urgenza, ha sottolineato come fosse necessario prevedere anche un potenziamento dell'offerta nei periodi di maggiore afflusso turistico anche in virtù della particolare distribuzione territoriale delle residenze estive dislocate nelle vaste aree della campagna castellanese. A rassicurare il presidente Caputo – oltre al presidente Emiliano che ha sottolineato come fosse auspicabile realizzare quanto ipotizzato – è stato il commissario straordinario della Asl Bari Vito Montanaro (presente all'incontro come tutti gli altri  direttori generali delle Asl pugliesi) che ha confermato la disponibilità di equipaggi in automediche “jolly”, ovvero collocabili, in particolari periodi dell'anno, in territori come il nostro che necessitano di ulteriori risorse per la gestione delle emergenze sanitarie. Contestualmente alla riconversione del Ppit, con la nuova disponibilità degli spazi inizialmente attribuiti al presidio sarà possibile anche il trasferimento della sede di continuità assistenziale (ex guardia medica) dai locali di via Don Filippo Lanzilotta alla “Casa della Salute”, la struttura di via Francesco Valente già sede dell'Irccs “Saverio de Bellis”, e così completare questa fase di avvio della stessa. Un trasferimento reso particolarmente necessario in tema di sicurezza anche alla luce degli ultimi accordi fra il direttore Ruscitti e il presidente pugliese dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) Domenico Vitto. Completata questa prima fase, la “Casa della Salute” vedrà implementati i servizi territoriali con l'avvio del Consultorio Familiare di Base e il Poliambulatorio Specialistico oltre alla possibilità delineata dalla Asl Bari di definire con i medici di medicina generale l'organizzazione di un'aggregazione funzionale territoriale che garantisca, oltre alle particolarità della medicina di famiglia, anche la gestione dei codici bianchi e verdi, ovvero delle urgenze ritenute differibili.